Convegno organizzato dalla CIIS
con il patrocinio della CIVCSVA.
Roma, 28-29 ottobre 2017

28 ottobre 2017


Messaggio del Santo Padre ai partecipanti al Convegno della Conferenza Italiana degli Istituti Secolari

Cari fratelli e sorelle!

In occasione del 70° anniversario della Costituzione apostolica Provida Mater Ecclesiae, la Conferenza Italiana degli Istituti Secolari, con il patrocino della Congregazione degli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, vi ha convocati sul tema “Oltre e in mezzo. Istituti secolari: storie di passione e profezia per Dio e per il mondo”. A tutti voi rivolgo il mio cordiale saluto, con l’augurio di un proficuo convegno.

Quel documento del Papa Pio XII fu in un certo senso rivoluzionario: infatti delineò una nuova forma di consacrazione: quella di fedeli laici e presbiteri diocesani chiamati a vivere i consigli evangelici nella secolarità in cui sono immersi in forza della condizione esistenziale o del ministero pastorale. La novità e la fecondità degli Istituti Secolari sta dunque nel coniugare consacrazione e secolarità, praticando un apostolato di testimonianza, di evangelizzazione – specialmente per i presbiteri – e di impegno cristiano nella vita sociale – specialmente per i laici, a cui si aggiunge la fraternità che, senza essere determinata da una comunità di vita, è tuttavia vera comunione.

Nel solco tracciato dalla Provida Mater, siete chiamati oggi ad essere umili e appassionati portatori, in Cristo e nel suo Spirito, del senso del mondo e della storia. La vostra passione nasce dallo stupore sempre nuovo per il Signore Gesù, per il suo modo unico di vivere e di amare, di incontrare la gente, di guarire la vita, di portare conforto. Perciò il vostro “stare dentro” il mondo non è solo una condizione sociologica ma una realtà teologica, che vi permette di essere attenti, di vedere, di ascoltare, di com-patire, di con-gioire, di intuire le necessità.

Questo vuol dire essere presenze profetiche in modo molto concreto. Significa portare nel mondo, nelle situazioni in cui ci si trova, la parola che si ascolta da Dio. E’ questo che caratterizza in senso proprio la laicità: saper dire quella parola che Dio ha da dire sul mondo. Dove “dire” non significa tanto parlare, quanto agire. Noi diciamo ciò che Dio vuole dire al mondo, agendo nel mondo. Questo è molto importante. Specialmente in un tempo come il nostro in cui, di fronte alle difficoltà, ci può essere la tentazione di isolarsi nei propri ambiti comodi e sicuri e ritirarsi dal mondo. Anche voi potreste cadere in questa tentazione. Ma il vostro posto è “stare dentro”, come presenza trasformante in senso evangelico. Certamente è difficile, è una strada che comporta la croce, ma il Signore vuole percorrerla con voi.

La vostra vocazione e missione è essere attenti, da una parte, alla realtà che vi circonda domandandovi sempre: che cosa succede?, non fermandovi a ciò che appare in superficie ma andando più a fondo; e, al tempo stesso, al mistero di Dio, per riconoscere dove Egli si sta manifestando. Attenti al mondo con il cuore immerso in Dio.

Vorrei infine suggerirvi alcuni atteggiamenti spirituali che vi possono aiutare in questo cammino e che si possono sintetizzare in cinque verbi: pregare, discernere, condividere, dare coraggio e avere simpatia.

Pregare per essere uniti a Dio, vicini al suo cuore. Ascoltare la sua voce di fronte ad ogni avvenimento della vita, vivendo un’esistenza luminosa che prende in mano il Vangelo e lo prende sul serio.

Discernere è saper distinguere le cose essenziali da quelle accessorie; è affinare quella sapienza, da coltivare giorno per giorno, che consente di vedere quali sono le responsabilità che è necessario assumere e quali i compiti prioritari. Si tratta di un percorso personale ma anche comunitario, per cui non basta lo sforzo individuale.

Condividere la sorte di ogni uomo e donna: anche se gli avvenimenti del mondo sono tragici e oscuri, non abbandono le sorti del mondo, perché lo amo, come e con Gesù, fino alla fine.

Dare coraggio: con la grazia di Cristo non perdere mai la fiducia, che sa vedere il bene in ogni cosa. E’ anche un invito che riceviamo in ogni celebrazione eucaristica: «In alto i nostri cuori».

Avere simpatia per il mondo e per la gente. Anche quando fanno di tutto per farcela perdere, essere animati dalla simpatia che ci viene dallo Spirito di Cristo, che ci rende liberi e appassionati, ci fa “stare dentro”, come il sale e il lievito.

Cari fratelli e sorelle, possiate essere nel mondo come l’anima nel corpo (cfr Lettera a Diogneto, VI, 1), testimoni della Risurrezione del Signore Gesù. Questo è il mio augurio per voi, che accompagno con la mia preghiera e la mia benedizione.

Dal Vaticano, 23 ottobre 2017

Francesco

Messaggio del Santo Padre


 

Dal Vaticano, 19 giugno 2017

Prot. n. Sp.R. 1682/16

Ai Vicari Episcopali per la Vita Consacrata
Ai Rettori dei Seminari
Agli Incaricati per la pastorale vocazionale

LORO SEDI

Carissimi,

a 70 anni dalla promulgazione della Costituzione Apostolica Provida Mater Ecclesia (2 febbraio 1947) e del Motu proprio Primo Feliciter (12 marzo 1948) i due documenti che hanno canonicamente riconosciuto e approvato gli Istituti Secolari, la Conferenza degli Istituti Secolari Italiani (CIIS) con il patrocinio della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica (CIVCSVA) promuove un Convegno dal titolo «Oltre e in mezzo. Istituti secolari: storie di passione e profezia per Dio e per il mondo».

Partendo da una lettura della situazione culturale, politica, sociale ed ecclesiale della realtà italiana, fatta attraverso le competenze e le esperienze di membri di istituti secolari, il convegno mira a presentare quale risposta profetica può oggi offrire la consacrazione secolare. Intende inoltre individuare quali sono le priorità formative di quanti sono impegnati in una sequela Christi che li chiama «a rimanere» nel mondo non come frutto di una scelta personale, ma come risposta ad una specifica chiamata; a guardare al mondo come realtà teologica, nella quale si intrecciano dimensione storica e dimensione escatologica.

Desideriamo che tale Convegno sia non solo un momento formativo per gli istituti secolari, ma anche un’occasione di maggiore conoscenza e promozione di questa peculiare vocazione, soprattutto in vista del prossimo Sinodo per i giovani. Ci rivolgiamo pertanto a quanti svolgono un servizio nei Seminari e nei Centri di pastorale vocazionale, ai Vicari episcopali per la vita consacrata, al clero e a tutto il popolo di Dio, convinti che siamo i chiamati a unire le forze e la fantasia per rendere questo mondo più bello e vivibile» (CIVCSVA, Per vino nuovo otri nuovi, 2017).

Il convegno si celebrerà a Roma presso l’Istituto Patristico Augustinianum nei giorni 28 e 29 ottobre 2017 (inizierà la mattina di sabato e si concluderà domenica con la Celebrazione Eucaristica alle ore 12,00). A causa del limitato numero di posti disponibili, entro e non oltre il 15 settembre 2017 è necessario effettuare l’iscrizione online (tramite il sito internet www.ciisitalia.it) versando un contributo di 70 euro, comprensivo del pranzo del sabato.

Colgo volentieri l’occasione per salutarvi cordialmente nel Signore.

José Rodriguez Carballo, O.F.M.
Arcivescvovo Segretario


Programma

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